Violinista e compositore italiano. Compì gli studi
musicali a Bologna, alla scuola di Giovanni Benvenuti e di Giovanni Brugnoli.
Accolto, nel 1670, all'Accademia filarmonica bolognese, nel 1675 decise di
trasferirsi a Roma dove entrò a far parte dei circoli artistici della
città. Dal 1679 divenne violinista nell'orchestra del Teatro Capranica e
si legò all'ambiente degli arcadi che si riunivano intorno a Cristina di
Svezia. Insegnante di musica, fu al servizio del cardinale Benedetto Pamphili e
successivamente del cardinale Ottoboni. Morì a Roma e fu sepolto al
Pantheon per desiderio del cardinale Ottoboni. La produzione di
C. si
compone di sei raccolte, di cui il musicista stesso curò la
pubblicazione: le opere I (1681) e III (1689) contengono 12 sonate da chiesa; le
opere II (1685) e IV (1694) contengono 12 sonate da camera. Le prime quattro
contribuirono all'innovazione della forma della sonata a tre, cioè per
due violini e un basso (quest'ultimo veniva affidato ad altri due strumenti: un
violone e un cembalo nelle sonate da camera, un violone e un organo nelle sonate
da chiesa). Nell'opera V, pubblicata intorno al 1500,
C. affrontò
la sonata per violino solo e basso. La novità di questa raccolta è
l'abbandono della forma a tre, che si rifaceva allo stile concertante e
l'attenzione al duo violino-cembalo, precursore della sonata moderna per violino
e pianoforte. La sonata più celebre dell'opera V è l'ultima,
intitolata
Follia, variazione sulla danza spagnola che portava questo
nome. L'opera VI, pubblicata ad Amsterdam nel 1714 raccoglie 12 concerti grossi;
particolarmente noto è il
Concerto per la notte di Natale
(Fusignano 1653 - Roma 1713).